Contrasto alla dispersione scolastica
Piano di formazione del personale docente neoassunto per l’a.s. 2017-18
Regione Lazio – Ambito 05.
Laboratorio formativo tenuto da Maria Teodolinda Saturno.
Racconta la tua esperienza possibilmente da alunna/o.
Come nasce un insuccesso e come si promuove un successo…
Riflessioni, commenti, osservazioni...
Lo studio di caso: Vincenzo.
Vincenzo è un alunno appena inserito in una seconda classe composta da 22 alunni, di cui 5 con BES: un alunno ipovedente, uno con FIL, due stranieri di recente immigrazione, una rom con svantaggio socio-culturale.
Vincenzo proviene da un’altra scuola, dove non si sarebbe trovato bene.
Figlio unico di genitori separati è stato iscritto nella nuova scuola dalla madre perché aveva sentito parlare bene dell’accoglienza e dell’inclusione.
Secondo la madre Vincenzo soffrirebbe dell’assenza di una figura paterna e della sua non sufficiente vicinanza dovuta alle ore di permanenza fuori casa per motivi di lavoro. Il padre è completamente assente, anche economicamente, dalla loro vita. Riferisce che anche lei, in alcuni momenti, ha difficoltà a far rispettare le regole a casa, e che il figlio appare demotivato e apatico su tutto ciò che concerne lo studio e la scuola, ma che è molto sensibile. L’unico motivo di interesse è il calcio, ma la frequenza è discontinua e il maestro non è molto contento di alcuni suoi scatti di rabbia improvvisa.
Le maestre della scuola precedente, secondo il racconto della madre, non avrebbero saputo prendere Vincenzo, tanto da determinarne una scarsissima frequenza. La mattina Vincenzo fatica a svegliarsi, non vuole andare a scuola e, spesso, riferisce di accusare malori. Di pomeriggio non svolge i compiti e la sera, al rientro della madre, si rifiuta adducendo stanchezza, incapacità, ecc… Per svolgere alcune semplici consegne la madre impiega diverse ore e alla fine crollano entrambi estenuati dai contrasti.
La madre, del resto, non è nelle condizioni di assumere una persona che possa supportarlo di pomeriggio, e non è stato possibile creare situazioni di studio con gli ex-compagni di classe.
Dai colloqui con la madre le insegnanti hanno la sensazione che la scuola precedente abbia, in qualche modo, allontanato Vincenzo forse, per questi scatti d’ira, riferiti solo in relazione all’ambito sportivo, ma che potrebbero essersi verificati anche in altri contesti (scolastico e familiare).
Fra pochi giorni Vincenzo comincerà a frequentare. Il CdC (o team) si riunisce per decidere l’adozione di:
1. modalità comuni di accoglienza e inserimento nel nuovo gruppo classe e contesto scolastico
2. interventi per raccogliere ulteriori informazioni sui suoi interessi, le sue conoscenze, i suoi punti di forza
3. attività didattiche che possano favorire il suo successo scolastico.
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Ogni gruppo scelga uno dei precedenti tre punti e descriva le modalità, gli interventi o le attività concordate.
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